L‘ipertensione arteriosa è una condizione che, nella società moderna, arriva a colpire oltre il 30% della popolazione adulta e consiste in un’eccessiva pressione del sangue all’interno delle arterie con conseguenze che possono essere anche molto più gravi e pericolose di quanto si possa pensare. Questo problema, quindi, non deve essere per nulla sottovalutato, ma anzi diventa fondamentale adottare un corretto stile di vita per evitare che possa insorgere o peggiorare nel tempo.
Le due forme di ipertensione arteriosa e il trattamento
Esistono due forme principali di ipertensione arteriosa: in quella primaria o essenziale, che colpisce quasi il 95% dei soggetti ipertesi, non esiste una vera e propria causa scatenante, in quella secondaria o derivata, invece, sussiste un evidente motivo alla base della problematica.
Come è possibile leggere anche sul sito Bionotizie.com, green community dedicata alla salute e al benessere, però, vi è una serie di abitudini e stili di vita non corretti che possono incentivare l’insorgenza di questa patologia. Appare quindi evidente quanto sia importante mantenere comportamenti sani ed equilibrati ed è anche per questo motivo che vi suggeriamo e invitiamo a leggere questo portale non solo per la chiarezza e la semplicità con cui tratta importanti temi riguardanti la salute, ma anche per i validi consigli e suggerimenti che fornisce.
Dal punto di vista farmacologico, un medicinale utilizzato molto spesso per problemi legati al cuore e di ipertensione è il Triatec, prescritto dal medico sulla base della patologia e del quadro clinico generale del paziente. In ogni caso, si raccomanda sempre di prestare la massima attenzione a tutto quello che c’è da sapere sul medicinale, come riportato sul foglietto illustrativo contenuto al suo interno.
Perchè insorge l’ipertensione arteriosa
Certamente esiste una predisposizione ereditaria all’ipertensione arteriosa (quella che comunemente viene detta ‘familiarità’) e anche l’età che avanza non aiuta di certo, ma molti altri sono i fattori su cui è possibile intervenire per ridurre la probabilità di avere la pressione arteriosa alta. Innanzitutto è necessario cercare di ridurre il proprio peso corporeo: il sovrappeso e ancora di più l’obesità possono alzare anche di molto i livelli di pressione. Le persone, poi, che soffrono di diabete hanno molto spesso anche problemi di pressione per cui esiste una significativa correlazione tra queste due patologie. Si capisce, quindi, che avere un’alimentazione sana, corretta, bilanciata e leggera possa essere un’arma vincente nella prevenzione. Sì a frutta, verdura, olio extra vergine di oliva, cereali, in particolare integrali, pesce, legumi e carni bianche, ma attenzione, invece, ai grassi animali, alle fritture, alle carni rosse e ai cibi eccessivamente dolci.
Anche il fumo è un fattore scatenante l’ipertensione perché va a danneggiare le pareti dei vasi sanguigni rendendole meno elastiche. Anche un eccessivo consumo di alcool non può essere per nulla trascurato perché ha un’influenza negativa sulle potenzialità del cuore.
La sedentarietà, poi, può accentuare tutte queste condizioni mentre, al contrario, una costante attività fisica aiuta a perdere peso e a favorire il funzionamento del cuore.
Ma quali sono i sintomi?
Molti sono i campanelli d’allarme della pressione alta, come ad esempio la cefalea, l’epistassi, i capogiri, le palpitazioni, il fischio all’orecchio, l’affaticamento e i disturbi della vista, tutti segnali che non devono essere per nulla trascurati. Chi soffre di pressione alta, oltre a modificare il proprio stile di vita smettendo di fumare e consumare alcolici, iniziando a svolgere un’attività fisica costante e moderata, evitando qualsiasi forma di stress inutile e cominciando ad avere un’alimentazione sana e leggera, può ricorrere anche a una serie di rimedi farmacologici, come quelli descritti in precedenza.