Fotocamera: storia di un oggetto iconico

Fotocamera: storia di un oggetto iconico

A chiunque sarà capitato di passeggiare e trovare di fronte a se una persona intenta a scattare foto mediante una fotocamera professionale. Sebbene al giorno d’oggi i telefoni cellulari permettano di scattare fotografie pressappoco perfette, c’è chi ama ancora immortalare momenti aiutandosi con una macchina fotografica, oggetto di gran moda soprattutto tra i giovani.

Ovviamente, oggetti spesso ingombranti come fotocamere necessitano di apposite borse che ne permettano il trasporto, e che ne garantiscano la massima protezione. Come anche riportato dal sito Borsafotocamera.it proteggere questo strumento è di fondamentale importanza per fotografi e non.

Concetto di fotografia e nascita della stessa

La fotografia è ciò che ci permette, tramite una determinata luce, di riprodurre momenti che altrimenti sarebbero andati persi nel tempo, di fermare il passare del tempo, di creare un attimo di eternità. Sebbene già Aristotele nel 350 a.C. notò come la luce proiettasse un’immagine circolare, bisogna aspettare il sedicesimo secolo per posare le reali basi della fotografia moderna. Nel 1500 Leonardo da Vinci descrisse per primo il concetto di camera oscura, principio divenuto in seguito grande fonte d’ispirazione per artisti di epoca successiva al genio toscano.

Parecchi anni dopo, riprese le idee di Leonardo il fisico tedesco Kaspar Schott, che perfeziono il sistema grazie l’introduzione di due cassette scorrevoli atte a migliorare la messa a fuoco. Questa invenzione segna la nascita della fotografia e consacra Schott come inventore della prima vera macchina fotografica. Il sistema a specchio introdotto dal tedesco permise infatti di disegnare su una lastra posta sopra a un vetro e coperta da un cappuccio, anticipando di fatti il concetto si base delle reflex.

1800: il secolo della svolta

Possiamo tranquillamente affermare che il diciannovesimo secolo rappresenti il periodo di massimo sviluppo della fotografia, in quanto secolo che vide l’affermazione di questo nuovo strumento. L’anno di svolta fu il 1826, anno in cui il francese Nicèpore Niepce realizza il primo apparecchio in grado di riprodurre fedelmente immagini stabili. Le continue migliorie apportate dallo stesso Niepce al suo strumento lo portarono nel 1839 a produrre insieme a Daguerre la famosissima Daguerreotype, macchina fotografica molto rudimentale si rifaceva al principio introdotto da Schott e che vedeva al suo interno cassette scorrevoli e una lastra di rame sensibile alla luce.

Nonostante l’innovazione portata dalla Daguerreotype i difetti presenti in essa erano ancora molti e sin dai primi giorni numerosi fotografi si misero al lavoro per migliorarne le prestazioni. Nel 1851 H.F. Talbot, spinto dalla curiosità di immortalare soggetti in movimento sfruttando la luce di una scarica elettrica introdusse per primo il flash.

Un ulteriore svolta avviene a fine secolo, nel 1880, quando George Eastman realizza la prima pellicola fotografica e la sua prima macchina fotografica, la Kodak mod.1. Eastman portò la fotografia a fenomeno di massa e permise a molti appassionati di acquistare la propria Kodak per soli 25 dollari.

Dal 1900 a oggi

Il ventesimo secolo è quello che trasporta la fotografia ai giorni nostri. A inizio secolo i fratelli Lumière introducono la prima pellicola a colori, dando quindi la possibilità a moltissime aziende di cavalcare il fenomeno della fotografia, ormai sempre più di moda. Nel 1935 viene messa sul mercato la prima reflex, il cui utilizzo era inizialmente destinato ad ambiti cinematografici. Nel 1948 invece viene presentata al grande pubblico la Polaroid, macchina fotografica di piccole dimensioni che permetteva a chiunque di sviluppare in pochi istanti le proprie fotografie.

Gli anni sessanta videro invece l’introduzione della Nikon e lo sviluppo di tecnologie sempre più innovative, che posero la base alle moderne macchine fotografiche utilizzate ancora oggi.
Con l’arrivo del nuovo millennio, aziende come Sony e Panasonic la fecero da padrone, finché Sharp non presentò il primo cellulare con fotocamera incorporata, oggetto destinato a cambiare il mercato sensibilmente.