Gli investitori italiani sembravano inizialmente restii a prendere in considerazione le criptovalute per il loro portafoglio. Con il passare del tempo però qualcosa è cambiato e oggi le criptovalute sono molto diffuse anche in Italia. A quanto pare la popolarità delle monete virtuali in Italia è cresciuta anche grazie al sistema fiscale italiano, che è uno tra i più complicati di tutta l’Europa, nonché senza dubbio anche uno tra i più opprimenti. Questo sistema fiscale è tale a causa del debito strutturale che l’Italia ha contratto nel corso del tempo, uno tra i più elevati di tutta Europa.
Un paese poco digitale per le criptovalute
Dobbiamo ammettere che l’Italia non è considerata come un paese particolarmente propenso alla digitalizzazione. Rispetto a tutti gli altri paesi europei, è ad oggi il paese in cui si utilizza ancora molto poco l’internet banking, senza dimenticare poi le carte di credito e di debito, anche queste utilizzate da pochissime persone. La maggior parte degli italiani consente a sfruttare quasi solo ed esclusivamente il denaro in contanti.
Nonostante l’Italia non sia un paese particolarmente propenso alla digitalizzazione, sembra che per le criptovalute gli italiani siano pronti a fare un’eccezione, probabilmente consapevoli che si tratta di una moneta digitale che gode di una sicurezza estrema. Non solo, a rendere possibile la diffusione delle criptovalute in Italia è senza alcun dubbio lo shopping online. Sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono infatti di fare acquisti sul web e le criptovalute potrebbero finalmente consentire di evitare le truffe e il furto dei propri dati personali.
I retail che accettano pagamenti in criptovalute
In Italia sono già presenti molti retailer e service provider, circa 500 in tutto, che permettono di effettuare pagamenti direttamente in moneta virtuale. Si tratta nella maggior parte dei casi di realtà imprenditoriali che hanno la loro sede nel Nord Italia, in quella zona che è dal punto di vista economico e finanziario senza dubbio la più ricca di tutto lo stivale. Il 18% delle realtà che accettano pagamenti in criptovalute si trova infatti in Lombardia. A seguire troviamo il Trentino Alto Adige e il Veneto.
La regolamentazione delle criptovalute in Italia
Il problema delle criptovalute in Italia riguarda la loro regolamentazione. C’è una normativa a cui fare riferimento ovviamente, ma si tratta almeno per il momento di una normativa piuttosto lacunosa e poco chiara. Per fortuna però il governo si è reso conto di questa situazione e sta prendendo dei provvedimenti al riguardo. C’è ancora molto da fare, ma quantomeno le discussioni hanno preso il via.
Ma cosa vorrebbe l’Unione Europea? Dato che l’Italia è uno degli stati membri, è bene prendere in considerazione anche questo aspetto. L’UE vorrebbe che le monete virtuali venissero trattate alla stregua delle monete correnti, del denaro contante insomma. In questo modo si potrebbero far valere le stesse identiche leggi che sono state emanate per le monete contanti, così da contrastare in modo semplice l’evasione fiscale.
Il futuro delle criptovalute in Italia
È piuttosto difficile fare delle previsioni sul futuro delle monete virtuali in Italia. È plausibile credere che si diffonderanno sempre di più, anche se non è detto che riescano a soppiantare il denaro contate. Di sicuro è necessario però che l’Italia corra ai ripari per quanto concerne la cybersecurity. Le criptovalute sono senza alcun dubbio sicure, ma è importante che anche le infrastrutture lo siano altrettanto, cosa questa che invece in Italia non avviene, cosa questa che in Italia può facilmente portare ad attacchi hacker, malware, trojan, furti di dati sensibili e molto altro ancora.
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