Prestigioso riconoscimento per Unieuro, che riceve il primo premio “Asso del Franchising” nella categoria Mondo Tech per la sua offerta nel settore hitech e festeggia nel modo migliore l’ingresso in borsa, con importanti prospettive di crescita nei prossimi anni.
Periodo d’oro per Unieuro, uno dei principali distributori italiani di elettronica di consumo ed elettrodomestici: nell’ambito della seconda edizione del premio “Asso del Franchising”, il più prestigioso riconoscimento tricolore per questo settore, l’azienda si è aggiudicata la vittoria nella categoria “Mondo Tech“, grazie anche alle votazioni dei clienti.
Un prestigioso riconoscimento. Per la precisione, il premio è stato assegnato sulla base del voto indiretto di un panel di clienti, che hanno fornito una valutazione da 1 a 10 su alcuni aspetti della propria esperienza in un punto vendita dell’insegna, e ovvero servizio, qualità e varietà dell’offerta, prezzi, competenza e cortesia degli addetti, innovazione e atmosfera. Caratteristiche che hanno condotto Unieuro alla vittoria, che rappresenta “un’ulteriore conferma che nei negozi dei nostri affiliati la qualità del servizio e l’assistenza al cliente sono in linea con i valori dell’insegna”, come commentato da Walter Spaccarotella, indirect channel director di Unieuro.
Qualità dei servizi e dell’assistenza. Il premio “Asso del Franchising”, assegnato nell’ambito della manifestazione internazionale Franchising&Retail Expo che si è svolta a Bologna, si divide in ben 15 categorie, che intendono riconoscere e gratificare l’espressione migliore del franchising in Italia nei diversi settori merceologici. Come detto, Unieuro si è fatta preferire nell’ambito dell’offerta tecnologica, grazie anche alla sua posizione di leadership nella distribuzione omnicanale di elettronica di consumo ed elettrodomestici per numero di punti vendita nel nostro Paese.
Anche la Borsa premia Unieuro. Ma le buone notizie non finiscono qui, per l’azienda fondata da Paolo Farinetti: dopo l’ingresso in Borsa, infatti, gli analisti prevedono un incremento del valore delle vendite, favorito anche dalla crescita e dalla frammentazione del mercato italiano dell’elettronica di consumo. Secondo un recente report di Banca Aletti, “Unieuro dovrebbe essere in grado, dato il track record a livello di M&A e il modello di business, di aumentare i ricavi di un ulteriore 30%-50%”.
Previsioni rosee. Merito anche delle strategie intraprese in questi ultimi mesi, come il processo di consolidamento avviato con l’acquisto di Andreoli e Monclick, che potrebbero contribuire per il 12% a questa crescita aggiuntiva; in dettaglio, i broker confermano un rating outperform sul titolo Unieuro, con un target price a 22 euro.
Il modello Best Buy. Sullo sfondo ci sono ovviamente i processi di trasformazione indotti dallo shopping online, che sta imponendo ai rivenditori del settore di rivedere le proprie strategie per non essere sopraffatti; il modello di riferimento, come di frequente, arriva dagli Stati Uniti, dove “nel 2012 il mercato online rappresentava il 19% del mercato e le vendite online di Best Buy erano circa il 4% del totale. Nel 2015 il mercato online ha raggiunto il 37% e Best Buy l’11% del totale. Noi crediamo che Unieuro sia nella migliore posizione in Italia per replicare quello che Best Buy ha fatto negli Usa”, dicono ancora da Banca Aletti.
La strategia del commercio online. Per adattarsi al meglio a queste trasformazioni, Unieuro deve essere ovviamente in grado di assecondare il mercato e le richieste dei clienti, migliorando le performance dei negozi fisici, espandendone la capillarità, ma senza trascurare l’importanza decisiva dello shopping online. Un ambito, questo, dove un supporto “indiretto” può arrivare dalla possibilità per il cliente di risparmiare sull’esperienza di acquisto grazie ai codici sconto che si trovano periodicamente su piattaforme specializzate, come Piucodicisconto del Gruppo Tikato, che rendono quindi ancor più vantaggiosa la scelta del carrello virtuale.
Puntare sullo shopping digitale. I broker di Banca Aletti sono dunque molto ottimisti sulle potenzialità del brand, al punto da stimare una crescita complessiva del 17% del mercato online entro il 2020, mentre gli altri segmenti di mercato dovrebbero avere un andamento piatto e un aumento delle vendite che al massimo potrà raggiungere il 2% all’anno.